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FIP1L1-PDGFRA

Noto anche come: HES/Leucemia; Delezione 4q12 (CHIC2); Riarrangiamento genico; FIP1L1-PDGFRA; FIP; FIP1
Nome ufficiale: Ricerca del gene di fusione FIP1L1-PDGFRA tramite FISH o RT-PCR
Ultima Revisione: 25.06.2020
Ultima Modifica: 25.06.2020

Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano

In Sintesi

Perché?

Per contribuire a determinare la causa dell’ipereosinofilia (HE), una patologia caratterizzata dall’incremento del numero degli eosinofili, un particolare tipo di leucociti, o delle sindromi ipereosinofile (HES), una forma di ipereosinofilia associata a danno d’organo e dei tessuti; nella valutazione dell’efficacia terapeutica del trattamento di HE o HES con farmaci inibitori della tirosin-chinasi (TKI), come imatinib.

Quando?

In seguito all’identificazione dell’ipereosinofilia tramite esame dell’emocromo e dopo l’esclusione di cause secondarie, come la presenza di allergie, infezioni parassitarie o assunzione di farmaci; ad intervalli regolari durante la terapia con imatinib per HE o HES.

Il campione

Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio o un campione di midollo osseo ottenuto tramite biopsia osteomidollare o aspirato midollare.

La preparazione

No, nessuna.

L'Esame

FIP1L1-PDGFRA è un gene di fusione anomalo che determina la produzione di quantità eccessive di eosinofili, un tipo di leucociti, da parte del midollo osseo. La presenza di questa anomalia genetica determina una rara forma di ipereosinofilia (HE) e la sindrome ipereosinofila (HES). Questo test è in grado di rilevare la presenza di tale alterazione genetica.

Esistono alcune alterazioni genetiche che vengono ereditate dai genitori, mentre altre si verificano dopo la nascita a causa di alterazioni a livello genico o cromosomico; queste prendono il nome di mutazioni somatiche. Le mutazioni somatiche possono talvolta essere dovute all’esposizione a vari fattori ambientali (ad esempio radiazioni o alcune sostanze chimiche), anche se spesso le cause sono ignote.

Il riarrangiamento genico FIP1L1-PDGFRA (chiamato anche FIP1) è un’alterazione genetica somatica acquisita. È dovuto alla delezione di circa 800 nucleotidi (i “mattoncini” costituenti il DNA) necessari alla separazione dei due geni FIP1L1 e PDGFRA. La delezione di questo frammento di DNA determina l’unione dei due geni in un unico gene di fusione. Esistono anche altri tipi di mutazioni a carico di PDGFRA, ma questa delezione è la più frequente.

Normalmente il gene PDGFRA codifica per una proteina responsabile del controllo dei processi di crescita e divisione cellulare. Il gene di fusione FIP1L1-PDGFRA produce una proteina funzionante ma attivata in maniera incontrollata e quindi in grado di fornire continuamente i segnali relativi all’attivazione della crescita e divisione cellulare. In seguito alla presenza di questi segnali di crescita incontrollati, gli eosinofili (e talvolta anche altre cellule del sangue) crescono eccessivamente, determinando ipereosinofilia (HE) o sindrome ipereosinofila (HES) che, se non trattate, sono potenzialmente letali.

Ipereosinofilia (HE) e sindrome ipereosinofila (HES)

Gli eosinofili sono un tipo di leucociti coinvolti nelle reazioni allergiche e nella risposta immunitaria verso alcuni parassiti. In queste patologie il numero di eosinofili nel sangue può quindi essere elevato. L’HE è caratterizzata dall’eccessiva produzione di eosinofili; questi possono invadere organi e tessuti e determinare lo sviluppo di HES. L’HES è una patologia causata dall’infiltrazione degli eosinofili con conseguente danno a molti organi e tessuti, inclusi cuore, polmoni e sistema nervoso.

sintomi più comuni, in presenza di coinvolgimento cardiaco, includono dolore toracico e respiro affannoso. I pazienti affetti da HES risultano spesso anemici, con eccessiva tendenza alla coagulazione (ipercoagulabilità o trombofilia), infarto, visione offuscata e difficoltà nel parlare. Altri sintomi possono coinvolgere il tratto gastrointestinale e la cute. Talvolta, in presenza di danni a organi e tessuti meno gravi, il paziente risulta essere asintomatico.

L’HE e l’HES possono essere causate da molteplici fattori, oltre che dalla presenza di anomalie genetiche. La causa più frequente di HE è la malattia allergica. Anche la presenza di infezioni parassitarie, malattie autoimmuni, alcuni tipi di cancro, malattie della pelle, malattia infiammatoria intestinale e malattia di Addison possono determinare la comparsa di HES. Nel caso in cui il paziente sia affetto da HES e vengano escluse tutte le possibili cause secondarie, può essere prescritto il test genetico per rilevare la presenza di FIP1L1-PDGFRA o di altre anomalie genetiche.

Solo lo 0,4% dei pazienti con concentrazioni di eosinofili persistentemente elevate presentano il riarrangiamento genico FIP1L1-PDGFRA. Questa condizione è maggiormente frequente nei pazienti di età compresa tra i 20 ed i 50 anni. Sebbene la presenza di questa alterazione genetica sia un evento raro, se non diagnosticata può risultare potenzialmente letale. Questa patologia può essere trattata efficientemente con il farmaco imatinib.

Come e Perchè

Quali informazioni è possibile ottenere?

Questo test viene utilizzato per rilevare la presenza del riarrangiamento genico FIP1L1-PDGFRA, una rara alterazione nella sequenza genica responsabile dell’eccessiva crescita degli eosinofili, un tipo di leucociti.

Il test FIP1L1-PDGFRA viene di solito effettuato quando, in seguito al riscontro di ipereosinofilia tramite ad esempio l'esame emocromocitometrico (CBC) siano già state escluse le altre cause possibili tramite altri test come, ad esempio, i test per l’allergia e la ricerca di parassiti intestinali.

Il test FIP1L1-PDGFRA può essere usato per:

  • Il supporto alla diagnosi delle cause di ipereosinofilia (HE) e sindrome ipereosinofila (HES), un tipo di patologia del midollo osseo
  • La determinazione della prognosi di HE/HES e della risposta alla terapia con gli inibitori della tirosin-chinasi (TKI); infatti, i soggetti con riarrangiamento genico FIP1L1-PDGFRA rispondono alla terapia con imatinib, un TKI.

Domande Frequenti

I familiari di pazienti positivi per la presenza del riarrangiamento genico FIP1L1-PDGFRA devono essere sottoposti al test?

No, la delezione cromosomica che determina la formazione del gene di fusione FIP1L1-PDGFRA è conseguente ad una mutazione somatica, ossia acquisita nel corso della vita e pertanto non ereditaria.

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

Samavedi, V. et. al. (2018 July 17, Updated). Hypereosinophilic Syndrome. Medscape Hematology. Available online at https://emedicine.medscape.com/article/202030-overview. Accessed March 2020.

Gleich, G. and Leiferman, K. (2019 March, Updated). Eosinophil-Related Disorders – Eosinophilia. ARUP Consult. Available online at https://arupconsult.com/content/eosinophil-associated-diseases. Accessed March 2020.

Rothschild, B. (2018 August 2, Updated). Pediatric Hypereosinophilic Syndrome. Medscape Pediatrics: General Medicine. Available online at https://emedicine.medscape.com/article/886861-overview. Accessed March 2020.

(© 2020). Hypereosinophilic Syndrome (HES). American Academy of Allergy Asthma & Immunology. Available online at https://www.aaaai.org/conditions-and-treatments/related-conditions/hypereosinophilic-syndrome. Accessed March 2020.

(© 1995–2020). CHIC2 (4q12) Deletion (FIP1L1 and PDGFRA Fusion), FISH. Mayo Clinic Laboratories. Available online at https://www.mayocliniclabs.com/test-catalog/Clinical+and+Interpretive/35264. Accessed March 2020.

(2015 September Reviewed). PDGFRA-associated chronic eosinophilic leukemia. Genetics Home Reference. Available online at https://ghr.nlm.nih.gov/condition/pdgfra-associated-chronic-eosinophilic-leukemia. Accessed March 2020.

Verstovsek, S. (2014 September, Updated). Hypereosinophilic Syndromes. American Partnership for Eosinophilic Disorders. Available online at https://apfed.org/about-ead/hypereosinophilic-syndrome/. Accessed March 2020.

Santos Dal Berto, A. et. al. (2018 May 21). FIP1L1-PDGFRA fusion-negative hypereosinophilic syndrome with uncommon cardiac involvement responding to imatinib treatment: A case report. Mol Clin Oncol. 2018 Jul; 9(1): 35–39. Available online at https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6031893/. Accessed March 2020.

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