Velocità di Eritrosedimentazione (VES)
Noto anche come: VES
Nome ufficiale: Velocità di eritrosedimentazione
Ultima Revisione: 21.03.2022
Ultima Modifica: 21.03.2022
Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano
In Sintesi
Perché?
Per rilevare la presenza di infiammazione causata da una o più patologie, quali infezioni, patologie renali, tumori o malattie autoimmuni; come supporto nella diagnosi e nel monitoraggio di specifiche patologie quali artrite transitoria, vasculite sistemica, polimialgia reumatica o artrite reumatoide.
Quando?
Nel caso in cui il clinico sospetti la presenza di un’infiammazione; in presenza di segni e sintomi associati ad artrite transitoria, vasculite sistemica, polimialgia reumatica o artrite reumatoide, quali cefalea, dolore al collo o alle spalle, febbre, dolore pelvico, anemia, scarso appetito, inspiegabile perdita di peso e rigidità delle articolazioni.
Il campione
Un campione di sangue prelevato da una vena del braccio.
La preparazione
No, tuttavia è necessario informare il clinico circa l’eventuale assunzione di farmaci prescritti o da banco che potrebbero interferire con il risultato del test.
L'Esame
La velocità di eritrosedimentazione (VES) è un test che misura indirettamente il grado di infiammazione presente nell’organismo. Il test in realtà misura il tempo che gli eritrociti (globuli rossi) impiegano a precipitare (sedimentare) in un campione di sangue posto in un tubo verticale di altezza standard, alto e stretto. Il risultato è riportato in millimetri di fluido (plasma) presenti nella porzione superiore del tubo dopo un’ora (mm/h).
Dopo l’inserimento del campione di sangue nel tubo, le cellule sedimentano lentamente, lasciando nella parte superiore il plasma. In presenza di un’aumentata concentrazione di proteine, in particolare delle proteine chiamate “di fase acuta”, i globuli rossi sedimentano più velocemente. La concentrazione delle proteine della fase acuta, come la proteina C reattiva (PCR) e il fibrinogeno, aumenta nel sangue in risposta all’infiammazione.
L’infiammazione è parte della risposta immunitaria dell’organismo. Può essere acuta, sviluppandosi rapidamente dopo, ad esempio, un trauma, una ferita o un’infezione, o può perdurare per un periodo di tempo prolungato (cronica) in presenza di malattie quali patologie autoimmuni o tumori.
La VES non ha valore diagnostico: è un test non specifico che può risultare elevato in corso di numerose differenti patologie. Tuttavia, fornisce informazioni generiche circa la presenza o assenza di uno stato infiammatorio.
Dopo l’introduzione di nuovi test più specifici, è stata messa in discussione l’utilità della VES. Tuttavia, la VES è solitamente indicata per la diagnosi ed il monitoraggio dell’artrite transitoria, della vasculite sistemica e della polimialgia reumatica.
La VES molto elevata è utile per la diagnosi differenziale di malattia reumatica. Inoltre, può essere utilizzata in contesti in cui i nuovi test non sono disponibili, come in aree del mondo con risorse limitate, o in corso di monitoraggio per una patologia specifica.
Come e Perchè
La velocità di eritrosedimentazione (VES) è un test relativamente semplice, poco costoso e non specifico, utilizzato per molti anni come supporto nel rilevare la presenza di infiammazione associata ad alcune patologie quali infezioni, tumori e patologie autoimmuni.
Si tratta di un test aspecifico poiché risultati elevati suggeriscono soltanto la presenza di infiammazione, senza indicarne esattamente la localizzazione o la causa che ne è responsabile. Inoltre, i risultati della VES possono essere influenzati da altre patologie, oltre all’infiammazione. Pertanto, viene solitamente prescritta insieme ad altri test, come la proteina C-reattiva.
La VES è utilizzata come supporto nella diagnosi di alcune tipologie di patologie infiammatorie, come l’artrite transitoria, la vasculite sistemica e la polimialgia reumatica. Un aumento significativo della VES costituisce un utile ausilio diagnostico.
Inoltre, tale test può essere utilizzato per monitorare l'andamento della malattia e l'efficacia del trattamento delle patologie sopra elencate e di altre, come ad esempio il lupus.
Domande Frequenti
Dipende dal laboratorio che esegue il test, anche se solitamente il risultato del test viene fornito in tempi brevi. Metodologie più recenti possono fornire un risultato anche in 20-30 minuti. Sono disponibili anche metodi rapidi che, tramite l’utilizzo di centrifugazioni, consentono di ottenere un risultato in 5 minuti. Questi metodi sono molto utili in regime di urgenza ed emergenza.
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Fonti
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