Albumina Urinaria e Rapporto Albumina/Creatinina
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In Sintesi
Perchè Fare il Test?
Per la valutazione e diagnosi di danno renale precoce in persone affette da diabete o ipertensione.
Quando Fare il Test?
Subito dopo la diagnosi di diabete di tipo 2 e poi annualmente; 5 anni dopo la diagnosi di diabete di tipo 1 e quindi annualmente; ad intervalli regolari in caso d'ipertensione.
Che Tipo di Campione Viene Richiesto?
Un campione di urina estemporaneo, temporizzato (ad esempio dopo 4 ore o dopo l'intera notte) o delle 24 ore, raccolto in un contenitore pulito. Seguire le istruzioni fornite dal laboratorio e/o dal personale sanitario.
Il Test Richiede una Preparazione?
No, nessuna.
L'Esame
L’albumina è una delle proteine principali presenti nel sangue ma, in condizioni fisiologiche, il buon funzionamento dei reni assicura la sua assenza nell'urina. Il test dell’albumina urinaria rileva e misura la concentrazione di albumina nell’urina. La presenza di una piccola quantità di albumina nell’urina è un indicatore precoce di danno renale.
In passato, queste piccole quantità di albumina nell'urina venivano indicate con il nome di “microalbumina”; il termine, seppur obsoleto, può essere talvolta ancora utilizzato.
Nella maggior parte dei casi viene eseguita, su un campione di urina estemporanea, la misura dell'albumina e della creatinina urinarie e viene calcolato il rapporto albumina/creatinina. Questo approccio consente di determinare in maniera più accurata la quantità di albumina rilasciata dai reni nell’urina. La concentrazione (o diluizione) dell’urina varia infatti nel corso dei giorni (quantità
diverse di liquido escreto). Perciò, la concentrazione di albumina nell’ urina può variare. La creatinina, un prodotto del metabolismo muscolare, è normalmente escreta nell’urina a velocità costante e la sua quantità è pertanto un indicatore della concentrazione dell'urina stessa. Questa proprietà della creatinina ne consente l'utilizzo come fattore correttivo in un campione di urina estemporaneo.
Il plasma, la porzione liquida del sangue, contiene molte proteine diverse. Una delle funzioni dei reni è quella di conservare le proteine plasmatiche cosicché non vengano escrete, insieme ai prodotti di scarto, con l'urina. Esistono due strutture che limitano il passaggio delle proteine nell’urina:
- I glomeruli, strutture specializzate presenti all'interno dei reni, filtrano il sangue fornendo una barriera che mantiene le proteine plasmatiche di maggiori dimensioni all'interno dei vasi sanguigni e permette il passaggio delle molecole di minori dimensioni.
- I tubuli, che riassorbono quasi interamente le proteine più piccole, in grado quindi di attraversare la barriera dei glomeruli.
La presenza di proteine nell’urina (detta proteinuria) indica spesso la presenza di un danno al livello dei glomeruli o dei tubuli renali. L’infiammazione e/o la formazione di tessuto cicatriziale nei glomeruli possono determinare l’aumento delle proteine filtrate; il danno tubulare può impedire il riassorbimento delle proteine.
Il danneggiamento dei reni e le malattie renali, causano la progressiva perdita della capacità da parte dei reni di trattenere l'albumina e le altre proteine plasmatiche. Questo si osserva frequentemente in corso di patologie croniche, come il diabete e l’ipertensione, nelle quali l'aumento della concentrazione delle proteine nell’urina riflette l’aumento del danno renale.
L’albumina è una delle prime proteine ad essere rilevata nell'urina in presenza di danno renale. Le persone con la presenza cronica di piccole quantità misurabili di albumina nell’urina hanno un rischio aumentato di sviluppare una disfunzione renale progressiva e patologie cardiovascolari.
Come e Perchè
Il test dell’albumina urinaria può essere utilizzato come ausilio diagnostico, a scopo di screening o per monitorare l’andamento delle patologie renali e l’efficacia del trattamento.
Diagnosi
Il test dell’albumina urinaria o del rapporto albumina/creatinina può essere prescritto in presenza di sintomi correlati alle patologie renali, come supporto alla loro diagnosi.
Alcuni esempi di sintomi associati alla presenza di insufficienza renale includono problemi ad urinare, come cambiamentinel volume o nella frequenza della minzione, urine schiumose o che presentano sangue al loro interno. Ulteriori sintomi che possono verificarsi in conseguenza di una patologia renale includono gonfiore anomalo, prurito, perdita di appetito ed affaticamento.
Screening
Solitamente, i pazienti affetti da patologie renali in fase precoce risultano asintomatici; pertanto, il test dell'albumina urinaria consente di rilevare informazioni utili prima delle manifestazioni cliniche.
Il test dell’albumina urinaria o del rapporto albumina/creatinina è usato per lo screening della popolazione affetta da patologie croniche, come diabete e ipertensione, correlate con il rischio di sviluppare malattie renali. Questo esame consente di rilevare piccole quantità di albumina nell'urina, anche diversi anni prima della manifestazione franca di una patologia renale. La diagnosi precoce delle malattie renali consente un approccio terapeutico migliore. Un buon controllo glicemico e dell’ipertensione (mantenendo la glicemia entro certi limiti e riducendo la pressione arteriosa) consente di rallentare l'instaurarsi di una patologia renale. Lo screening può essere raccomandato anche in soggetti anziani o appartenenti a determinate etnie.
La misura dell'albumina urinaria può essere eseguita su campioni di urina estemporanea o temporizzata: delle 4 ore, delle 8 ore (notte), delle 24 ore. Sono inoltre disponibili test (dipstick) per la valutazione dell’albuminuria in base al cambiamento di colore di una striscia reattiva immersa in un campione di urina. Tuttavia il dipstick fornisce una misurazione semi-quantitativa, ovvero non fornisce una misura esatta della quantità di albumina presente nel campione, pertanto non può essere utilizzato per determinare il rapporto albumina/creatinina.
Nel caso in cui il test venga eseguito su un campione di urina estemporaneo, è necessario misurare, oltre all'albumina urinaria, anche la creatinina, al fine di calcolare il rapporto albumina/creatinina. In questo modo è possibile determinare in maniera più accurata la quantità di albumina rilasciata nell'urina.
Secondo l’American Diabetes Association, l'utilizzo del rapporto albumina/creatinina è preferibile per lo screening dell’albuminuria nelle fasi iniziali della malattia renale. Poichè la quantità di albumina nell’urina può variare considerevolmente, il riscontro di un valore elevato di tale rapporto deve essere verificato ripetendo l'esame due volte in un intervallo di 3-6 mesi, per la conferma della diagnosi.
Oltre al test dell’albumina urinaria, lo screening delle malattie renali può avvalersi di un ulteriore test per la valutazione della funzionalità renale, noto come stima della velocità di filtrazione glomerulare (eGFR), che valuta la capacità dei reni di filtrare il sangue.
Solitamente, il riscontro di risultati anomali al test eGFR indica la presenza di una patologia renale in corso, mentre l’albumina nell’urina rappresenta un fattore di rischio per la progressione delle malattie renali o cardiovascolari. La combinazione dei due test predice in maniera più accurata la probabilità di sviluppare patologie renali gravi.
La presenza di livelli moderatamente o fortemente aumentati di albumina nell’urina è stata correlata anche a malattie cardiovascolari, obesità e diabete; pertanto, lo screening delle malattie renali dovrebbe essere raccomandato anche ai soggetti affetti da tali patologie.
Alcuni laboratori possono esprimere i risultati del test come tasso di escrezione dell'albumina (eAER). L'eAER è un calcolo basato sul rapporto albumina/creatinina, con la possibilità di correggere l’escrezione giornaliera di creatinina per fattori individuali quali età, massa corporea, sesso ed etnia. Sebbene non ampiamente utilizzato, l'eAER può risultare utile per i pazienti con produzione giornaliera anomala di creatinina.
Monitoraggio
Il test dell'albumina urinaria può essere prescritto ad intervalli regolari per monitorare lo stato dei reni, l’andamento della patologia renale e l’efficacia del trattamento nel tempo.
Domande Frequenti
Sì; in persone affette da diabete, un buon controllo glicemicoconsente di prevenire l'albuminuria. Anche il mantenimento della pressione arteriosa a livelli accettabili è efficace nel prevenire il danno renale che porta all'albuminuria. Alcuni studi hanno dimostrato che l'albuminuria può essere limitata o anche eliminata mantenendo un buon controllo glicemico e pressorio e eliminando il fumo.
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Fonti
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