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PCR ultrasensibile

Noto anche come: hs-PCR
Nome ufficiale: Proteina C reattiva ultrasensibile
Ultima Revisione: 15.02.2016
Ultima Modifica: 30.11.2017

NB: Se si stavano cercando informazioni relative alla PCR per valutare l’infiammazione, visitare la sezione PCR

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Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano

In Sintesi

Perché?

Per valutare il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare.

Quando?

Non esiste una linea di consenso. La PCR ultrasensibile è spesso usata insieme ad altri esami, come il profilo lipidico (colesterolo, trigliceridi, HDL-C, LDL-C), eseguiti per valutare il rischio di sviluppare una patologia cardiaca (CVD) quando sono necessarie informazioni aggiuntive per la valutazione del rischio.

Il campione

Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.

La preparazione

È probabile che venga richiesto al paziente di digiunare per 9-12 ore prima del prelievo nel caso in cui venga eseguito anche il profilo lipidico sullo stesso campione. Il paziente deve essere in salute al momento del prelievo, senza aver riportato recenti patologie, infezioni, infiammazioni o ferite.

L'Esame

La proteina C reattiva (PCR) è una proteina che aumenta nel sangue a seguito di infiammazione e infezione, così come dopo un infarto, un intervento chirurgico o un trauma. È una delle proteine della fase acuta. La PCR ultrasensibile misura concentrazioni basse di PCR nel sangue per identificare un limitato gradi di infiammazione associata al rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare (CVD).
Sono disponibili due test che misurano la PCR, ognuno in un range di concentrazione diverso, per differenti scopi:

  • La PCR standard misura concentrazioni elevate della proteina per determinare la presenza di infiammazione. L’intervallo di concentrazione misurabile va da 10 a 1000 mg/L
  • La PCR ultrasensibile determina accuratamente concentrazioni più basse della proteina e viene utilizzata per stimare il rischio cardiovascolare. L’intervallo di concentrazione misurabile va da 0.5 a 10 mg/L

Generalmente, un limitato grado di infiammazione persistente svolge un ruolo fondamentale nell’aterosclerosi, che ostruisce i vasi sanguigni in relazione al colesterolo e ad altri lipidi, spesso associati a CVD.
Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro paese. Alcuni fattori di rischio, come la storia familiare, il colesterolo alto, l’ipertensione, il sovrappeso o il diabete, sono stati associati allo sviluppo di CVD, ma un significativo numero di persone con pochi fattori di rischio o con fattori di rischio non identificati possono sviluppare CVD. A tal proposito i ricercatori stanno cercando di capire se vi siano altri fattori di rischio che potrebbero essere causa di CVD o che potrebbero essere utilizzati per determinare se i cambiamenti dello stile di vita e/o i trattamenti siano sufficienti a ridurre il rischio.
La PCR ultrasensibile rappresenta uno dei nuovi marcatori di rischio cardiovascolare usati per la valutazione del rischio individuale. Alcuni studi hanno dimostrato che misurare la PCR ultrasensibile può essere di supporto per identificare il rischio di sviluppare CVD in persone apparentemente sane. Questo esame più sensibile può misurare concentrazioni di PCR a concentrazioni molto basse. Queste concentrazioni normali ma un po’ rialzate in persone sane possono predire il rischio futuro di andare incontro a infartoictus, morte cardiaca improvvisa e patologie delle arterie periferiche, anche in presenza di valori normali di colesterolo.

Come e Perchè

Quali informazioni è possibile ottenere?

La proteina C reattiva ad alta sensibilità può essere usata come supporto nel valutare una persona per il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare (CVD). Può essere prescritto insieme al profilo lipidico o ad altri marcatori di rischio cardiaco, come la lipoproteina associata a fosfolipasi A2 (Lp-PLA2), per fornire informazioni aggiuntive circa il rischio di sviluppare una malattia cardiaca.

La PCR è una proteina che aumenta nel sangue durante l’infiammazione. È noto che una piccola infiammazione persistente contribuisca al fenomeno dell’aterosclerosi, che restringe il lume dei vasi sanguigni a causa dell’accumulo di colesterolo ed altri lipidi, spesso associati a CVD. La PCR ultrasensibile misura accuratamente basse concentrazioni di proteina C reattiva per identificare un limitato grado di infiammazione persistente, al fine di predire il rischio di sviluppare CVD.

La PCR ultrasensibile è ritenuta da alcuni esperti utile per determinare il rischio di CVD, infarto e ictus, e per questo svolge un ruolo importante nel processo di valutazione prima che il paziente sviluppi una di queste problematiche. Alcuni ritengono che il miglior modo di predire il rischio sia combinare un buon marcatore per l’infiammazione, come la PCR ultrasensibile, con il profilo lipidico. Alcuni gruppi di scienziati raccomandano che questo test venga impiegato nei soggetti con un moderato rischio di infarti nei 10 anni successivi.

Tuttavia, non tutti i professionisti sono d’accordo sull’utilità della PCR ultrasensibile. Gli studi clinici che coinvolgono la misura della PCR ultrasensibile sono ancora oggetto di studio per capire meglio quale sia il suo ruolo negli eventi cardiovascolari. Questi studi sono di supporto nel delineare e perfezionare le linee guida circa il suo utilizzo nello screening e nelle decisioni sul trattamento.

Domande Frequenti

La PCR ultrasensibile è specifica per la patologia cardiovascolare?

No. La PCR è un marcatore di infiammazione, un processo che può colpire alcuni sistemi d’organo. La maggior parte degli studi sono fino ad oggi incentrati sulle malattie cardiache, ma le nuove ricerche hanno mostrato un’associazione tra la concentrazione di PCR nel range normale-alto ed altre patologie, tra cui il tumore del colon, le complicanze del diabete e l’obesità.

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

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