Vitamina A
Noto anche come: Retinolo
Nome ufficiale: Retinolo
Ultima Revisione: 04.09.2020
Ultima Modifica: 04.09.2020
Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano
In Sintesi
Perché?
Per determinare la carenza o la tossicità della vitamina A.
Quando?
In pazienti con sintomi riconducibili a carenza o eccesso di vitamina A, o se esposti a rischio di sviluppare una carenza.
Il campione
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
La preparazione
Il paziente dovrebbe sottoporsi a digiuno ed evitare di assumere alcol nelle 24 ore precedenti al test.
L'Esame
La vitamina A è una vitamina liposolubile presente in numerosi alimenti. Il retinolo è la principale forma di vitamina A contenuta negli alimenti di origine animale. Questo esame misura la concentrazione di retinolo nel sangue.
La vitamina A è un nutriente essenziale per la salute degli occhi e della pelle, per la formazione delle ossa, la funzionalità del sistema immunitario e la riproduzione. É fondamentale per la produzione di fotorecettori a livello retinico e per preservare l’integrità delle cellule epiteliali dell'occhio e delle membrane mucose. La carenza di vitamina A può provocare difetti di visione notturna, lesioni a livello oculare e, nei casi più gravi, cecità. L’eccesso acuto o cronico di vitamina A può rivelarsi tossico, essere associato alla manifestazione di vari sintomi e, talvolta, comportare malformazioni fetali.
L’organismo non è in grado di produrre la vitamina A, che deve essere necessariamente assunta con la dieta. La vitamina A, o retinolo, è presente soprattutto negli alimenti di origine animale; in molti alimenti di origine vegetale sono contenuti invece i carotenoidi (precursori della vitamina A che subiscono il processo di conversione a livello epatico). La vitamina A viene accumulata nel fegato e nel tessuto adiposo (è solubile nel grasso), pertanto è opportuno evitarne un apporto continuo. L’organismo mantiene una concentrazione relativamente stabile di vitamina A nel sangue mediante un meccanismo a feedback, il quale è responsabile del rilascio a piccole dosi, quando necessarie, ed aumenta o diminuisce l’efficienza dell’assunzione con la dieta.
Il deficit di vitamina A si verifica raramente nei paesi occidentali ma, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), interessa ancora numerosi paesi in via di sviluppo, la cui popolazione è esposta ad importanti carenze alimentari. Uno dei primi segni di carenza di vitamina A è la cecità. Secondo l'OMS, i soggetti più colpiti sono i bambini in età prescolare e le donne in gravidanza.
Nel mondo occidentale la carenze di vitamina A si verifica principalmente nei soggetti che soffrono di malnutrizione, diarrea cronica, sindromi da malassorbimento come la celiachia, fibrosi cistica o pancreatite cronica, negli anziani, negli alcolisti e nei soggetti affetti da patologie epatiche ed ostruzione dei dotti biliari. Anche i pazienti che si sono sottoposti ad interventi chirurgici riguardanti l'intestino o il pancreas risultano maggiormente esposti.
La carenza di vitamina A è associata a forme gravi di morbillo; l'integrazione di vitamina A riduce il decorso della malattia e la gravità dei suoi sintomi, limitandone la mortalità.
La tossicità della vitamina A può verificarsi in seguito ad un'assunzione eccessiva di integratori vitaminici o di alimenti arricchiti di tale vitamina, come il fegato.
Come e Perchè
Il test per la vitamina A è utilizzato come supporto alla diagnosi di carenza di vitamina A in pazienti con sintomi peculiari, quali cecità notturna, o esposti ad un rischio aumentato di sviluppare una carenza di vitamina A. Questo esame non viene eseguito frequentemente, poiché il deficit di vitamina A si verifica raramente nei paesi occidentali. Talvolta, il test può essere effettuato per rilevare la presenza di concentrazioni tossiche, dovute all’ingestione di ingenti quantità di vitamina A.
Domande Frequenti
I precursori della vitamina A sono presenti nella carne (soprattutto il fegato), nelle uova e nei latticini. Le fonti di carotene (principalmente beta-carotene) invece includono frutta e verdura di colore rosso, giallo e arancione, quali carote, spinaci, albicocche, melone e patate.
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Fonti
2020 Review performed by Hoon Loi, Chong, MD, FASN, FRSPH, IPFPH, Physician, MJ Health Care Centre.
Johnson L. Vitamin A Deficiency. Nutrition Disorders. MSD Manual Professional Edition. Last full review August 2020.
(February 14, 2020) NIH, Office of Dietary Supplements (ODS). Vitamin A. Available online at https://ods.od.nih.gov/factsheets/VitaminA-Consumer/. Accessed May 2020.
(May 28, 2020) Olson J, Ameer M, Goyal A. Vitamin A Toxicity. StatPearls. Available online at https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK532916/. Accessed May 2020.
(2020) World Health Organization. Micronutrient deficiencies. Vitamin A deficiency. Available online at https://www.who.int/nutrition/topics/vad/en/. Accessed May 2020.