Autoimmunità del Diabete
Noto anche come: Autoanticorpi citoplasmatici anti-insula pancreatica (ICA), Autoanticorpi anti-insulina (IAA), Anticorpi anti-decarbossilasi dell’acido glutammico (GADA), Autoanticorpi GAD6, Autoanticorpi associati all’insulinoma-2 (IA-2A), Autoanticorpi ICA512, Autoanticorpi anti-trasportatore 8 dello zinco (ZnT8A)
Nome ufficiale: Pannello di autoanticorpi del diabete mellito
Ultima Revisione: 29.01.2019
Ultima Modifica: : 17.10.2022
In Sintesi
Perché?
Per identificare le persone a rischio di sviluppare diabete di tipo 1 o che richiedono la terapia insulinica; dopo la diagnosi di diabete, per la diagnosi differenziale dei diversi tipi di diabete.
Quando?
Alla diagnosi, come supporto nella diagnosi di diabete di tipo I o di tipo II.
Il campione
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
La preparazione
No, nessuna.
L'Esame
Gli autoanticorpi coinvolti nell'autoimmunità del diabete sono proteineprodotte dal sistema immunitario associate al diabete di tipo I (presenti nel 95-98% delle persone affette da diabete mellito di tipo I).
Questo esame consente di rilevare la presenza di uno o più di questi autoanticorpi nel sangue.
Il diabete mellito di tipo I è una patologia caratterizzata dalla carenza di insulina dovuta ad un processo autoimmune responsabile della distruzione delle cellule beta del pancreas, produttrici insulina. Gli autoanticorpi possono essere presenti prima della diagnosi di diabete di tipo I (pre-diabete), lo sono di solito alla diagnosi e la loro frequenza diminuisce nel corso dei 5-10 anni successivi alla diagnosi.
Gli autoanticorpi, pur evidenziando la presenza di un processo autoimmune responsabile della distruzione delle cellule beta, non sono considerati la causa del diabete di tipo I. Il diabete mellito di tipo II è invece dovuto alla resistenza dell’organismo agli effetti dell’insulina (insulino resistenza) associata alla progressiva diminuzione della produzione di insulina, senza il coinvolgimento di meccanismi autoimmunitari.
Il diabete di tipo I era noto come diabete giovanile o insulino-dipendente; è stato poi ricaratterizzato per riflettere la carenza assoluta di insulina. Alla diagnosi di diabete di tipo I, sono rilevabili un tipo o più tipi di autoanticorpi nel 95% degli affetti. Nel diabete di tipo II, gli autoanticorpi sono di norma assenti.
I cinque principali autoanticorpi correlati al diabete sono:
- Anticorpi citoplasmatici anti-insula pancreatica (ICA)
- Anticorpi anti-decarbossilasi dell’acido glutammico (GADA)
- Anticorpi-2 associati all’insulinoma (IA-2A)
- Anticorpi anti-insulina (IAA)
- Anticorpi anti-trasportatore dello zinco 8 (ZnT8A)
Per maggiori informazioni, consultare la sezione Approfondimenti.
Circa il 10% di tutti i casi di diabete diagnosticati è di tipo I (autoimmune); la maggior parte dei casi sono diagnosticati prima dei 20 anni anche se il diabete di tipo I può manifestarsi in persone di qualsiasi età. I sintomi del diabete, come la minzione frequente, la sete, la perdita di peso e la scarsa guarigione delle ferite, emergono quando circa l’80-90% delle cellule beta del pancreas sono state distrutte e non sono più in grado di produrre insulina.
L’organismo necessita d'insulina quotidianamente, affinché il glucosio possa entrare nelle cellule ed essere usato per la produzione di energia. Senza una quantità di insulina sufficiente, le cellule non ricevono l’apporto adeguato di glucosio e il paziente va incontro a iperglicemia (concentrazione di glucosio elevata nel sangue). L’iperglicemia acuta può provocare una crisi diabetica (chetoacidosi diabetica, stato iperglicemico-iperosmolare o una combinazione di entrambi). L’iperglicemia cronica può danneggiare la parete dei vasi, i nervi ed alcuni organi, tra cui i reni.
Come e Perchè
Il test degli autoanticorpi diretti contro le isole pancreatiche è utilizzato principalmente come supporto nella diagnosi differenziale tra diabete autoimmune di tipo I e diabete dovuto ad altre cause. Gli autoanticorpi sono di solito presenti in presenza di diabete di tipo I ma non in caso di diabete non-autoimmune. Il diabete di tipo I è una patologia caratterizzata dalla mancanza
di insulina dovuta ad un processo autoimmune che distrugge le cellule beta del pancreas, responsabili della produzione di insulina. Il diabete di tipo II è principalmente associato
alla resistenza insulinica ed alla conseguente diminuzione nella produzione di insulina da parte del pancreas.
La diagnosi differenziale corretta del tipo di diabete consente di sottoporre il paziente alla terapia più appropriata, auspicabilmente in maniera precoce, così da evitare l’insorgere delle complicanze della malattia. I pazienti affetti da diabete di tipo I devono sottoporsi all'autocontrollo dei livelli di glucosio nel sangue ed iniettarsi l’insulina varie volte al giorno. Sebbene anche i pazienti affetti da diabete di tipo II debbano misurarsi il glucosio una o più volte al giorno, essi possono tenere sotto controllo il glucosio nel sangue in modi diversi. Alcuni di essi possono farlo semplicemente attenendosi ad una dieta appropriata e con l'abitudine all’esercizio fisico, altri prendendo dei farmaci per via orale o con iniezioni quotidiane di insulina.
Domande Frequenti
No. Il diabete di tipo I come altri tipi di diabete, è ricercato, diagnosticato e monitorato con la glicemia, la curva da carico glicemica (OGTT), l’HBA1c e i corpi chetonici.
Gli autoanticorpi possono essere utilizzati, a diagnosi già effettuata, per distinguere tra diabete di tipo I e diabete di tipo II (diagnosi differenziale).
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Fonti
2017 review performed by Shu-Ling Fan, PhD, DABCC, Medical Director, Clinical Chemistry, Department of Pathology, Boston Medical Center.
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Calderon B, Sacks D. Islet Autoantibodies and Type 1 Diabetes: Does the Evidence Support Screening? Clinical Chemistry Mar 2014, 60 (3) 438-440. Available online at http://clinchem.aaccjnls.org/content/60/3/438.Accessed Dec 2017.
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