Diabete gestazionale: una patologia in aumento

Ultima Revisione: 23.11.2022. Ultima Modifica: 23.11.2022.

In occasione del Simposio Internazionale Dip (“Diabetes, hypertension, metabolic syndrome & pregnancy”) del 2019, l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) ha segnalato che i casi di diabete gestazionale in Italia sono in crescita.

Il diabete gestazionale consiste in una condizione transitoria che provoca insulino-resistenza ed iperglicemia in gravidanza. L'insulina è un ormone ipoglicemizzante che regola i livelli di glucosio nel sangue, contribuendo al suo ingresso nelle cellule dell'organismo. Nel caso in cui vi sia una ridotta risposta delle cellule alla sua azione, la glicemia può aumentare fino a livelli pericolosi. Alcune donne in gravidanza compensano questo fenomeno producendo quantità maggiori di insulina; quelle che non ci riescono sviluppano il diabete gestazionale.

Se non trattato, il diabete gestazionale può causare gravi complicanze sia per la madre che per il feto. Le donne con diabete gestazionale risultano predisposte al parto pretermine e maggiormente esposte al rischio di sviluppare ipertensione e preeclampsia, oltre a diabete di tipo 2 in età avanzata.

Il diabete gestazionale determina l'eccessivo passaggio di glucosio attraverso la placenta, con conseguente aumento del peso del feto. I neonati con peso superiore ai 4 kg sono esposti ad un rischio maggiore di sviluppare ipoglicemia neonatale, obesità in età infantile e puberale e diabete di tipo 2.

Secondo i dati forniti da AMD, in Italia, ogni anno, ogni 400.000 gravidanze circa 40.000 sono accompagnate dal diabete, che può essere pregestazionale (già presente nella donna prima che questa rimanga incinta) o gestazionale (che compare per la prima volta nel corso della gravidanza). I casi di diabete gestazionale rappresentano attualmente circa il 90% delle gravidanze associate al diabete.

In uno studio del 2015 condotto in due centri Diabetologici della Toscana, la prevalenza di diabete gestazionale è risultata pari a 10.9%, rispetto all'8.74% nel periodo compreso fra il 1995 e il 2001.

Il diabete gestazionale viene definita una patologia "silente", che spesso non determina la manifestazione di segni o sintomi evidenti. In Italia è attualmente previsto uno screening selettivo del diabete gestazionale tra la 24^a-28^a settimana di gravidanza, basato sulla presenza di fattori di rischio. 

I fattori di rischio per il diabete gestazionale includono:

• Pregresso diabete gestazionale
• Storia familiare di diabete
• Età avanzata
• Obesità

Le donne in gravidanza a cui è stato diagnosticato il diabete gestazionale dovrebbero: 

• Eseguire attività fisica adeguata durante la gravidanza
• Seguire una dieta sana, ricca di fibre e povera di carboidrati 
• Monitorare i livelli di glucosio
• Rivolgersi ad un nutrizionista o a un diabetologo

Tuttavia, in molti casi è necessaria una terapia farmacologica per raggiungere i livelli ottimali di glucosio di sangue. In questi casi è raccomandato il monitoraggio del glucosio ad intervalli regolari durante la gravidanza, e potrebbero essere necessarie particolari accortezze per la gestione del parto. 

Le donne in gravidanza possono ridurre il rischio di sviluppare il diabete gestazionale controllando l’entità dell'aumento di peso corporeo durante la gravidanza. La tabella sottostante riassume le raccomandazioni dell'Institute of Medicine (IOM) sull'incremento ponderale in gravidanza in base alla categoria di peso, espressa come indice di massa corporea (o Body Mass Index, BMI).

Inoltre, per ridurre il rischio di diabete gestazionale, è opportuno intervenire anche prima di intraprendere una gravidanza. Le donne obese o in sovrappeso dovrebbero perdere peso ed intensificare l'attività fisica prima di pianificare una gravidanza.

Inoltre, prima e durante la gravidanza, è opportuno seguire una dieta sana ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce e noci e povera di alimenti fritti e raffinati e di carne rossa.