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Ultima Revisione: 19.03.2018 Ultima Modifica: 19.03.2018
In genere i bambini si sottopongono raramente agli esami; tuttavia esistono delle situazioni nelle quali alcuni test si rendono necessari. In questi casi, i bambini possono aver bisogno di aiuto per affrontare procedure a loro poco familiari. Il dolore o anche il fastidio derivato dal prelievo dei campioni per i test, può essere superato grazie ad una particolare attenzione e premura nei loro confronti. Le coccole possono diminuire il senso di paura e di ansia normali in queste situazioni. Di seguito sono riportati alcuni consigli generali e comportamenti utili ad aiutare i piccoli pazienti ad affrontare le procedure mediche, ma anche informazioni specifiche circa la raccolta dei campioni di feci e/o urine, il prelievo di sangue o di un tampone faringeo.
Preparare il/la bambino/a — Può essere utile preparare il/la bambino/a a ciò a cui andrà incontro spiegando semplicemente le modalità e le motivazioni per le quali deve sottoporsi ad un certo test, dando così al/alla bambino/a il tempo di abituarsi all'idea prima dell’inizio di qualsiasi procedura.
Incoraggiare a fare delle prove — Proponete al/alla bambino/a di fare delle prove di quanto avverrà, mentre si trova ancora a casa o in un luogo confortevole e familiare. Può essere utile proporgli di utilizzare un pupazzo o un giocattolo come paziente, ricreando con il gioco quanto avverrà.
Aiutare il/la bambino/a a vedere le cose in prospettiva — Rassicurare il/la bambino/a con similitudini familiari; ad esempio può essere utile dirgli che un prelievo di sangue sarà veloce come salire le scale di casa o più rapido che cantare una filastrocca.
Prospettare una ricompensa — Può essere utile prospettare al/alla bambino/a una ricompensa da ricevere al termine dell’esame, così da distrarlo/a, spostando la sua attenzione su quanto avverrà dopo.
Le vene dei bambini sono di dimensioni inferiori rispetto a quelle degli adulti e la quantità di sangue prelevata deve essere attentamente monitorata; per questo motivo, i pazienti pediatrici necessitano di particolare attenzione durante il prelievo di sangue. Il prelievo deve essere eseguito da un operatore sanitario esperto. Nel caso di bambini di età superiore ai due anni, il prelievo viene effettuato da una vena del braccio, presente nell’incavo del gomito. Di seguito sono riportati alcun suggerimenti per questa situazione.
Capire se il/la bambino/a vuole partecipare - Una delle cose più semplici da fare è capire se il/la bambino/a vuole partecipare attivamente. Alcuni bambini vogliono guardare; altri preferiscono guardare altrove. Se il/la bambino/a non vuole guardare durante il prelievo, può essere utile pensare a come focalizzare in maniera alternativa la sua attenzione, per esempio leggendo un libro o cantando la sua canzone preferita. È possibile chiedere al piccolo paziente: "Vuoi vedere come fa l'infermiera, o vuoi guardare questo libro con me?"
Provare – invogliare il/la bambino/a ad “allenarsi” a casa prima del prelievo. Per esempio potrebbe essere utile chiedere al/alla bambino/a di stare fermo/a, quindi di muoversi, e poi di stare fermo/a nuovamente, elogiando le sue capacità di controllo e stimolando così anche il senso di orgoglio nel dimostrare le sue abilità.
Preparare al “dolore” – Dire al/alla bambino/a che proverà un lieve dolore ma che sarà veloce e passerà subito, in modo da non coglierlo/a di sorpresa. Prima di entrare nella stanze del prelievo, spiegargli chi sono le persone (spesso in divisa) intorno e cosa faranno, al fine di fornire delle aspettative realistiche. È giusto informare il/la bambino/a che il prelievo può essere un momento difficile anche per gli adulti; cercare di evitare di dire di “essere buono/a” così da non sovraccaricarlo/a di troppa ansia.
Stare con il/la bambino/a – I genitori sono in genere incoraggiati a rimanere con i propri figli al fine di rassicurarli ed aiutarli durante il prelievo. I genitori forniscono infatti conforto fisico, distrazione e assistenza.
Fare respiri profondi – una buona tecnica consiste nel dire al/alla bambino/a di contare fino a tre e quindi buttare fuori l’aria e tutta l’ansia. L’espirazione lenta aiuta il riempimento ed il rilassamento delle vene rendendo il prelievo più semplice. Inoltre consentono al/alla bambino/a di rilassarsi fisicamente e mentalmente. Incaricare il/la bambino/a di contare fino a tre o di scegliere qualcuno che lo faccia per lui/lei, gli fornisce degli utili strumenti di controllo. In questo modo ha il tempo di prepararsi mentalmente prima dell’inserimento dell’ago.
Non prospettare una semplice puntura su un dito – spesso i genitori fanno l’errore di prospettare un prelievo tramite la semplice puntura di un dito. La scoperta di un approccio diverso può destabilizzare il/la bambino/a e fargli perdere la fiducia in quanto gli viene detto. La maggior parte degli esami richiedono quantità di sangue non raccoglibili da un solo capillare. Nel caso in cui la puntura del dito sia un’opzione realistica è giusto proporgliela ma non in caso contrario.