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Streptococco di gruppo B

Noto anche come: Streptococco β-emolitico di gruppo B, Streptococcus agalactiae
Nome ufficiale: Test di screening in gravidanza per Streptococco β-emolitigo di gruppo B
Ultima Revisione: 25.07.2016
Ultima Modifica: 04.12.2017

Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano

In Sintesi

Perché?

Per rilevare la presenza dello streptococco di gruppo B (SGB) in donne in gravidanza all’interno dei protocolli di screening volti alla determinazione del rischio di trasmissione del batterio al neonato e della conseguente infezione.

Quando?

Tra la 35esima e la 37esima settimana di gravidanza, in caso di parto pre-termine o precoce rottura delle membrane.

Il campione

Un tampone ottenuto dalla vagina e/o dal retto della donna in gravidanza; un campione di urina prelevato in qualsiasi momento durante la gravidanza. Per rilevare un numero significativo di batteri può essere effettuata un’urinocoltura.

La preparazione

No, nessuna.

L'Esame

Lo Streptococcus agalactiae, noto anche come Streptococco β-emolitico di gruppo B (SGB), è un batterio molto comune che colonizza il tratto intestinale e genitale. Raramente causa problemi negli adulti sani ma può causarne nei bambini appena nati. Il test rileva la presenza di questi batteri nel tratto genitale/rettale delle donne in gravidanza.

Lo Streptococco β-emolitico di gruppo B può essere trasmesso dalla madre al neonato durante il parto, con il conseguente esordio precoce della malattia entro pochi giorni dal parto.

I sintomi nel neonato includono febbre, difficoltà a respirare e mangiare, irritabilità o letargia e pelle bluastra. L’infezione da Streptococco di gruppo B può determinare serie conseguenze come polmonite, sepsi e meningite ed è l’infezione pericolosa per la vita più frequente nei neonati.

Circa il 20% delle donne in gravidanza sono portatrici dello Streptococco gruppo B; tuttavia i protocolli di screening in gravidanza e il trattamento antibiotico (penicillina o ampicillina per via endovenosa) durante il parto delle donne positive hanno, negli ultimi anni, notevolmente diminuito la trasmissione dell’infezione ai neonati. Nonostante questo lo streptococco di gruppo B rimane la causa primaria di un esordio precoce di sepsi nei neonati, una grave infezione pericolosa per la vita.

Attualmente non esistono vaccini in grado di prevenire l’infezione da streptococco di gruppo B e il trattamento antibiotico indiscriminato di tutte le donne in gravidanza non è raccomandato.

La prevenzione della trasmissione dell’infezione ai neonati tramite i protocolli di screening rimane il trattamento più adeguato.

Come e Perchè

Quali informazioni è possibile ottenere?

Il test di screening prenatale per la ricerca dello streptococco β-emolitico di gruppo B (SGB) viene utilizzato per rilevare la presenza di questo batterio nel retto e nella vagina delle donne in gravidanza. Circa il 20% delle donne sono positive per la presenza di SGB. Lo screening viene effettuato per la valutazione del rischio di trasmissione del batterio

ai neonati durante il parto e quindi il rischio di sviluppare infezioni ad esordio precoce.

Le linee guida internazionali raccomandano lo screening delle donne tra la 35esima e la 37esima settimana di gravidanza e la somministrazione di una terapia antibiotica durante il parto nelle donne positive al test, al fine di minimizzare il rischio di trasmissione dell’infezione al neonato.

Le linee guida contengono anche le seguenti disposizioni:

Lo screening dovrebbe essere effettuato a tutte le donne in gravidanza tra la 35esime e la 37esima settimana a patto che lo SGB non sia già stato isolato in un campione di urine durante la gravidanza o la donna abbia già avuto un figlio che abbia sviluppato un’infezione precoce di streptococco di gruppo B. In questi casi e nei casi in cui la donna sia positiva al test, è necessario il trattamento antibiotico durante il parto.

Il test deve essere effettuato anche alle donne che partoriscono pre-termine prima della 37esima settimana di gestazione o che presentino rottura della membrana. In quest’ultime, l’attesa di più 18 ore dalla rottura della membrana aumenta il rischio di infezione da streptococco del gruppo B.

Lo SGB può essere isolato anche nelle urine di donne asintomatiche. I neonati devono essere monitorati per lo sviluppo di eventuali segni e sintomi di infezione e, in caso di sospetto, sottoposti a test (test colturale del sangue o del liquido spinale per effettuare trattamenti tempestivi.

Per quanto riguarda i metodi per la ricerca dello streptococco di gruppo B, le linee guida raccomandano: 

  • Test colturali sul campione di tampone vaginale e rettale. Per questo test i tamponi vengono posti in un terreno di coltura arricchito selettivo, in grado di promuovere la crescita di SGB. Una volta che il batterio è cresciuto viene isolato e sottoposto ad ulteriori test per confermarne la natura. Possono essere utilizzati test di vario tipo. L’utilizzo di test molecolari permette la rilevazione del materiale genetico batterico in tempi minori, pertanto in alcune situazioni è preferibile l’utilizzo di questi test.
  • I test molecolari effettuati direttamente sul campione presente sul tampone senza il passaggio di arricchimento in coltura non è sufficientemente sensibile. Questo tipo di test non è raccomandato come test di screening della 35esima-37esima settimana o comunque in assenza di travaglio. I test molecolari eseguiti direttamente sul tampone vaginale/rettale possono essere eseguiti su donne in travaglio che non abbiano effettuato in precedenza test per SGB e che non presentino particolari fattori di rischio, quali parto pre-termine, febbre o rottura prolungata delle membrane.
  • L’urinocoltura può essere utilizzata come metodo di screening in presenza di quantità elevate di SGB.
  • Il test di sensibilità non viene effettuato di routine nel caso in cui venga rilevata la presenza di SGB; tuttavia, questo può essere richiesto nel caso in cui la donna sia allergica alla penicillina e sia necessario effettuare trattamenti alternativi.

Domande Frequenti

È possibile prevenire l’infezione da SGB?

La somministrazione di una terapia antimicrobica durante il parto nelle donne positive per SGB ha diminuito notevolmente l’incidenza dei bambini con un’infezione precoce da SGB. Attualmente non sono presenti vaccini.

Fonti

Fonti utilizzate nella revisione corrente

Quest Diagnostics. Streptococcus Group B Culture. Available online at http://www.questdiagnostics.com/testcenter/TestDetail.action?ntc=5617 through http://www.questdiagnostics.com. Accessed June 2013.

Centers for Disease Control and Prevention. Fast Facts and Statistics on GBS. Available online at http://www.cdc.gov/groupbstrep/about/fast-facts.html through http://www.cdc.gov. Accessed June 2013.

Centers for Disease Control and Prevention. Symptoms, Diagnosis, and Treatment of GBS in Newborns. Available online at http://www.cdc.gov/groupbstrep/about/symptoms-diagnosis- treatment.html through http://www.cdc.gov. Accessed June 2013.

Centers for Disease Control and Prevention. GBS Prevention in Newborns. Available online at http://www.cdc.gov/groupbstrep/about/prevention.html through http://www.cdc.gov. Accessed June 2013.

Bacterial Infections and Pregnancy: Group B Streptococcus. Medscape. Available online at http://emedicine.medscape.com/article/235054-overview#aw2aab6b3

through http://emedicine.medscape.com. Accessed June 2013.

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