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Società Italiana di Biochimica Clinica: Attenzione all'interferenza analitica da Biotina. Raccomandazioni del Gruppo di Studio Variabilità Extra Analitica

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Ultima Modifica: 18.03.2019

La biotina è un micronutriente utile all’organismo nella conversione in energia delle sostanze nutritive (grassi, carboidrati e proteine) ed è contenuta in molti alimenti come carne, pesce, uova, cereali, legumi e alcune verdure come patate dolci, spinaci e broccoli. Oltre ad essere raccomandata in specifiche condizioni cliniche (ad esempio la gravidanza), la sua assunzione è consigliata, seppur senza il supporto di chiare evidenze scientifiche, anche per finalità estetiche. Nonostante dalla comunità scientifica non siano ancora stati stabiliti con certezza i valori nutritivi di riferimento (VNR) della Biotina (che, per gli adulti, si aggirano intorno ai 0,450 mg/die secondo la revisione degli “Apporti giornalieri di vitamine e minerali ammessi negli integratori alimentari” redatta dal Ministero della Salute e risalente a Marzo 2018), è ormai molto diffusa la libera vendita di integratori, multivitaminici e prodotti addizionati di questa sostanza.

La biotina è tuttavia anche un componente essenziale di molti test immunometrici, per la sua capacità di legare ad alta affinità molecole come la streptavidina e l’avidina. Questo legame è alla base dei metodi utilizzati per la misura di molti analiti, tra i quali la troponina, utile nella diagnosi di attacco cardiaco, la vitamina D, i marcatori di funzionalità tiroidea e molti ormoni.

Nel novembre 2017 la Food and Drug Administration (FDA), l'ente governativo statunitense per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha emanato una raccomandazione, sotto forma di safety alert, volta ad avvertire laboratoristi, clinici e pazienti circa la possibile interferenza della biotina con alcuni test di laboratorio e quindi del rischio di incorrere in risultati alterati (falsi positivi o falsi negativi). Secondo l’FDA “ci sarebbe stato un aumento significativo del numero di eventi avversi (danni correlati con gli interventi sanitari) riportati, correlati all’interferenza della biotina con gli esami di laboratorio”.

La Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (SIBioC) ha tra i suoi obiettivi societari, quello di “promuovere iniziative tendenti a migliorare - nel campo della Medicina di Laboratorio (MdL) con particolare riguardo alla Biochimica Clinica ed alla Biologia Molecolare Clinica – la preparazione culturale, il necessario aggiornamento professionale e l’organizzazione dei laboratori”. Al suo interno sono istituiti i Gruppi di Studio (GdS) volti anche alla stesura di linee guida, documenti e raccomandazioni utili alla comunità scientifica in generale e ai professionisti della MdL in particolare. I documenti societari sono liberamente scaricabili dalla pagina web della società, nella sezione Documenti, e, alcuni di essi, sono presenti anche nella pagina dedicata ai Professionisti, di Lab Tests Online.

Il GdS SIBioC-sulla variabilità extra Analitica (VEA) ha recentemente elaborato un documento riguardante il problema dell’interferenza della biotina negli esami di laboratorio, con lo scopo di fornire ai Laboratoristi Italiani informazioni e le relative raccomandazioni operative. Per la stesura del documento, il GdS SIBioC-VEA ha distribuito un questionario agli specialisti del settore, tramite il quale è stato possibile redigere le principali raccomandazioni in merito all’interferenza della biotina sugli immunodosaggi, riportate nel documento insieme ad una descrizione delle motivazioni principali alla base della problematica.

Tra le raccomandazioni hanno particolare rilievo quelle riguardanti l’interazione e la comunicazione tra laboratoristi e clinici. Gli specialisti della MdL devono impegnarsi ad informare e formare i clinici riguardo al problema, e i clinici devono provvedere a raccogliere le informazioni anamnestiche relative all’eventuale uso di biotina, da riferire ai laboratoristi. Solo un approccio sinergico da parte di laboratoristi e clinici può scongiurare gli effetti negativi che l’interferenza della biotina potrebbe avere sugli immunodosaggi.

Tra le raccomandazioni riveste particolare interesse anche quella relativa all’informazione dei pazienti. L’articolo di approfondimento pubblicato di recente su Lab Tests Online dal titoloBiotina: come influenza i risultati di laboratorio?” si prefigge proprio di informare non solo i clinici ma anche i pazienti, in modo da fornire gli strumenti per riconoscere i prodotti contenenti questa sostanza e per informare i clinici e tutto il personale sanitario a riguardo.

Il testo integrale del Documento del GdS SIBioC-VEA “Interferenza da biotina negli immunodosaggi: raccomandazioni del Gruppo di Studio SIBioC sulla Variabilità Extra-Analitica (SIBioC-VEA)” è liberamente scaricabile dalla pagina web della società o dalla pagina Risorse per i Professionisti di Lab Tests Online.

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