Il test viene effettuato per monitorare i livelli di Fenobarbital nel sangue del paziente al fine di assicurare gli effetti terapeutici in assenza degli effetti tossici.
Fenobarbital
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
No, nessuna.
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Come viene raccolto il campione per il test?
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test viene utilizzato per misurare la quantità di fenobarbital presente nel sangue e quindi per determinare se il farmaco è all’interno della finestra terapeutica. Il fenobarbital è un farmaco antiepilettico utilizzato per prevenire le convulsioni in persone affette da epilessia. Questo test viene utilizzato per verificare che la quantità di fenobarbital presente nel sangue dei pazienti non sia così basso da non impedire le convulsioni né così alto da comportare effetti collaterali. In rapporto al risultato del test il clinico può decidere se aumentare o diminuire il dosaggio del farmaco.
Se un paziente in trattamento comincia ad assumere altri farmaci che potrebbero interferire con il metabolismo del fenobarbital, viene richiesto di effettuare il test per monitorare i livelli di farmaco nel sangue. Il fenobarbital potrebbe aumentare o diminuire gli effetti di altri farmaci e altri farmaci potrebbero influenzare i livelli di fenobarbital nel sangue. Di conseguenza potrebbero manifestarsi degli effetti tossici gravi dovuti a concentrazioni troppo elevate di fenobarbital o la perdita dell’efficacia del farmaco dovuta a diminuzione della sua concentrazione.
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Quando viene prescritto?
Il clinico di solito richiede il test di misura del fenobarbital all’inizio della terapia e nelle settimane seguenti. La frequenza con la quale viene effettuato il test dipende anche dalla frequenza con la quale si rende necessaria una verifica del dosaggio. Se i livelli di fenobarbital nel sangue si mantengono stabili allora viene effettuato un monitoraggio ad intervalli regolari.
Molto spesso il test viene effettuato nel caso in cui un paziente in corso di terapia con fenobarbital, debba assumere altri farmaci che potrebbero influenzarne il metabolismo.Altrimenti il test può essere richiesto in assenza degli effetti terapeutici desiderati e quindi nel caso in cui il paziente continui a soffrire di convulsioni.
Anche la presenza di effetti collaterali può indurre il clinico a richiedere il test. Molti effetti collaterali non sono gravi e spesso scompaiono spontaneamente. Il paziente deve però avvisare il proprio medico nel caso in cui uno o più dei seguenti effetti collaterali compaia e persista:- Sonnolenza
- Mal di testa, vertigini
- Depressione
- Eccitazione (specialmente nei bambini)
- Mal di stomaco, vomito
- Incubi, sogni più frequenti
- Costipazione
- Dolore muscolare e alle articolazioni
Se uno o più dei seguenti sintomi sono presenti invece, questi devono essere comunicati immediatamente al medico curante:
- Convulsioni
- Ulcere alla bocca, mal di gola
- Ecchimosi, sangue dal naso, sanguinamento insolito
- Febbre inspiegabile
- Difficoltà a respirare o nella deglutizione
- Gravi eruzioni cutanee
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Cosa significa il risultato del test?
La l'intervallo terapeutico del fenobarbital per gli adulti in trattamento per le convulsioni è di ca. 15-40 microgrammi/millilitro (μg/mL) (65-173 micromoli/L), mentre per l’uso sedativo è di ca. 5-15 μg/mL (22-65 micromoli/L). Nei bambini di età inferiore ai 5 anni, per il trattamento delle convulsioni è di ca. 15-30 μg/mL (65-130 micromoli/L).
Se il farmaco viene mantenuto all’interno di questi intervalli di concentrazione, allora la maggior parte dei pazienti sperimenta i benefici del trattamento senza andare incontro agli effetti collaterali. Un paziente potrebbe anche sviluppare gli effetti collaterali o non avere i desiderati effetti terapeutici pur a concentrazioni inferiori o maggiori del farmaco. Come per gli altri farmaci antiepilettici, è compito del clinico stabilire il dosaggio più appropriato per il trattamento dei singoli pazienti.
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C’è altro da sapere?
Il fenobarbital è utilizzato come antiepilettico fin dagli inizi del ventesimo secolo ed è ancora il farmaco antiepilettico maggiormente prescritto nel mondo, nonostante sia stato affiancato da molti altri. Nei paesi più sviluppati viene spesso utilizzato come farmaco di seconda o terza linea, a causa degli effetti collaterali e della sonnolenza.
Il fenobarbital deve essere preso esattamente secondo la posologia fornita dal medico curante. Il dosaggio non deve essere aumentato o diminuito autonomamente, poiché questo potrebbe comportare la comparsa delle convulsioni o degli effetti collaterali associati. Nel caso in cui vi siano problemi durante l’assunzione del farmaco, è necessario sempre parlarne con il proprio medico curante.
Il clinico può inoltre decidere se effettuare il test nel caso in cui il paziente in cura necessiti dell’assunzione di altri farmaci che potrebbero influenzare il metabolismo del fenobarbital. I seguenti farmaci o sostanze potrebbero interagire con il fenobarbital:
- Anticoagulanti orali come il warfarin
- Antidepressivi triciclici, inclusi gli antidepressivi MAO inibitori (IMAO)
- Sedativi, ipnotici, tranquillanti
- Antistaminici
- Alcool
- Contraccettivi orali
- Corticosteroidi come il prednisone
- Doxiciclina, usata nel trattamento di infezioni batteriche
- Griseofulvina, un antimicotico
- Fentoina, un altro farmaco prescritto contro le convulsioni.
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Quanto tempo è necessario per trovare il corretto dosaggio del farmaco?
Per trovare il corretto dosaggio del farmaco sono necessarie alcune settimane. Potrebbe essere necessario anche più tempo per valutare quale sia il farmaco migliore nel trattamento di ciascun paziente. Il tempo necessario dipende dal singolo paziente. Il farmaco impiega circa 14-21 giorni per stabilizzarsi nel sangue. I fattori che possono influenzare il dosaggio includono la frequenza delle convulsioni, l’assunzione di altri farmaci e la soggettiva risposta al farmaco.
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Per quanto tempo deve essere monitorato il livello di fenobarbital?
In linea generale, il monitoraggio deve continuare per tutta la durata della terapia. Il fenobarbital, analogamente ad altri antiepilettici, viene assunto giornalmente per tutta la vita. Fanno eccezione gli adulti che hanno superato le crisi epilettiche infantili o le persone nelle quali le convulsioni sono causate da patologie temporanee e che quindi necessitano di trattamenti limitati nel tempo.
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Il fenobarbital ha qualche interazione con altri farmaci?
Potrebbe. Nel caso in cui vengano assunti altri farmaci, integratori, vitamine o farmaci da banco è necessario avvisare il proprio medico. Alcuni di questi infatti potrebbero avere interazioni con il fenobarbital, diminuendone o aumentandone le concentrazioni nel sangue. Inoltre il fenobarbital potrebbe influenzare l’attività di altri farmaci.
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Nel caso in cui venga assunto primidone, è necessario monitorare il fenobarbital?
Il primidone è un altro farmaco utilizzato nel trattamento delle convulsioni. Il fenobarbital è un derivato (metabolita) del primidone il quale viene usato nel controllo delle convulsioni. Per essere sicuri che nel sangue del paziente vi sia una dose tale del farmaco da essere efficace senza determinare la comparsa di effetti collaterali, il clinico richiederà il monitoraggio del fenobarbital durante la terapia con primidone.