Come supporto alla diagnosi e al monitoraggio dell’iperplasia delle cellule C e del carcinoma midollare della tiroide (CMT); come screening per la valutazione del rischio di sviluppare Neoplasie Endocrine Multiple di tipo 2 (MEN2).
Calcitonina
Nel caso in cui il clinico sospetti la presenza o in corso di trattamento di CMT; come parte di un protocollo di screening in pazienti con familiarità per CMT o MEN2.
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
Potrebbe essere richiesto un prelievo a digiuno; è necessario seguire attentamente le istruzioni fornite dal clinico o dal personale di laboratorio.
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Come viene raccolto il campione per il test?
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Esiste una preparazione al test che possa assicurare la buona qualità del campione?
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Quali informazioni è possibile ottenere?
Il test di misura della calcitonina viene in primo luogo utilizzato nella diagnosi dell’iperplasia delle cellule C e del carcinoma midollare della tiroide (CMT), per la valutazione dell’efficacia dei trattamenti terapeutici e per il monitoraggio di eventuali ricadute. Inoltre viene utilizzato nello screening di CMT nei familiari di persone affette da neoplasie endocrine multiple di tipo 2 (MEN2).
L’iperplasia delle cellule C e il CMT sono due patologie rare nelle quali la calcitonina viene prodotta in eccesso. L’iperplasia delle cellule C è una patologia benigna la quale non necessariamente progredisce in CMT. Il CMT è invece una neoplasia maligna – può diffondere dalla tiroide e può essere difficile da trattare se non diagnosticato precocemente.I test di stimolazione sono più sensibili rispetto alla misura isolata della calcitonina nel sangue. In questo tipo di test viene prelevato un campione di sangue prima della somministrazione per via endovenosa di calcio o di pentagastrina necessari alla stimolazione della produzione di calcitonina. Gli effetti della stimolazione vengono misurati tramite la raccolta di più campioni di sangue ad intervalli regolari nei minuti successivi la stimolazione. I pazienti affetti da iperplasia delle cellule C e/o CMT mostrano livelli di calcitonina incrementati notevolmente.
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Quando viene prescritto?
Il test di misura della calcitonina può essere richiesto nel caso in cui si sospetti l’iperplasia delle cellule C o il CMT. In questo caso i pazienti possono mostrare segni e sintomi come:
- Un nodulo o gonfiore nella parte anteriore del collo
- Dolore alla gola o nella parte frontale del collo
- Variazioni della voce, raucedine
- Difficoltà alla deglutizione o a respirare
- Tosse persistente non associata a raffreddore
Alcuni studi recenti suggeriscono la raccomandazione di misurare la calcitonina anche in tutte le persone che si devono sottoporre ad interventi chirurgici per noduli tiroidei, ma non tutti i clinici sono concordi. Nel caso in cui i livelli di calcitonina siano normali ma il clinico sospetti comunque la presenza di patologie della tiroide, può essere richiesto il test di stimolazione.
I familiari di pazienti ai quali sia stato diagnosticato MEN2 dovrebbero sottoporsi periodicamente al test di misura della calcitonina, anche in giovane età, al fine di rilevare l’eventuale presenza di iperplasia delle cellule C o di CMT il prima possibile. Nel caso di pazienti trattati per CMT, il test della calcitonina viene di norma richiesto ad intervalli regolari per valutare l’efficacia dei trattamenti terapeutici e le eventuali ricadute.
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Cosa significa il risultato del test?
Bassi livelli di calcitonina significano che è improbabile che i sintomi siano dovuti alla presenza di iperplasia delle cellule C e a CMT.
Livelli elevati di calcitonina indicano un’eccessiva produzione della stessa dovuta con buona probabilità alla presenza di iperplasia delle cellule C e del CMT. Tuttavia il clinico per definire una diagnosi, può avvalersi di altre metodiche come l’esecuzione di una biopsia tiroidea o metodiche ecografiche.Nel caso in cui i trattamenti terapeutici per il CMT, come la rimozione della tiroide e spesso anche di altri tessuti circostanti, abbiano successo, i livelli di calcitonina diminuiscono a livelli molto bassi. La permanenza della calcitonina a livelli molto bassi, indica il buon esito del trattamento. Talvolta i livelli di calcitonina possono diminuire ma rimanere comunque moderatamente elevati anche dopo il trattamento. Questo è indicativo della presenza di tessuti in grado di produrre la calcitonina. Il clinico in questo caso continuerà a monitorare i livelli di calcitonina per controllare eventuali aumenti, indicativi di una probabile ricaduta del CMT.
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C’è altro da sapere?
Oltre alla misura della calcitonina, per la diagnosi e monitoraggio del CMT e dell’iperplasia delle cellule T possono essere richiese anche la misura del T4, del T3 e del TSH.
I livelli di calcitonina possono essere elevati anche nel cancro ai polmoni, alla mammella e al pancreas, oltre che in una rara forma di tumore pancreatico chiamato VI Poma o sindrome di Verner-Morrison (associato con la produzione dell’ormone VIP, peptide intestinale vasoattivo).
La concentrazione della calcitonina può aumentare con l’uso di farmaci come l’epinefrina, il glucagone e i contraccettivi orali, ed è normalmente elevata nei neonati e nelle donne in gravidanza.Altre condizioni associate ad innalzamenti dei livelli di calcitonina includono:
- Tumori carcinoidi intestinali, gastrici e bronchiali
- Insufficienza renale cronica
- Sindrome Zollinger-Ellison
- Anemia perniciosa
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Perché la calcitonina non viene misurata come test di screening?
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Nel caso in cui venga asportata la tiroide, è necessario effettuare una terapia sostitutiva di calcitonina?
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La calcitonina viene usata come ntegratore?
Si, ma in un contesto completamente differente. La calcitonina viene talvolta assunta da persone affette da osteoporosi in virtù della sua capacità di inibire il riassorbimento osseo. Può aiutare nel mantenere la densità ossea e ha effetti antidolorifici. La calcitonina viene di norma assunta tramite iniezione o spray nasale; non può essere assunta per via orale perché la sua natura proteica ne determinerebbe la digestione e quindi inattivazione.