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Estratti Biochimica Clinica (Rivista Ufficiale di SIBioC - Medicina di Laboratorio)
Arbovirus
Articolo approvato dal Comitato editoriale di labtestsonline.org ed in corso di revisione da parte del Comitato editoriale italiano
In Sintesi
Perché?
Per determinare la presenza di virus che causano meningite o encefalite o stati febbrili che colpiscono durante la stagione estiva o dopo viaggi in alcune aree del mondo; per identificare la fonte dell’epidemia e prevenire la diffusione nella comunità.
Quando?
Se il paziente mostra sintomi che suggeriscano la presenza di infezione da arbovirus, come febbre, mal di testa, rigidità nucale, debolezza muscolare; in soggetti con diagnosi di encefalite e/o meningite o malattia febbrile associata a viaggi in aree del mondo dove le patologie da punture di zanzare e zecche sono endemiche.
Il campione
Un campione di sangue venoso prelevato dal braccio o un campione di liquor prelevato tramite puntura lombare.
La preparazione
No, nessuna.
L'Esame
L’esame degli arbovirus (arthropod borne virus) determina la presenza di infezioni virali, trasmesse dalle zanzare e da altri insetti che pungono all’uomo. Nel mondo, gli arbovirus sono un’importante causa di meningite ed encefalite virali. Nei climi temperati, essi tendono a provocare epidemie stagionali; mentre nei paesi a clima tropicale sono presenti tutto l’anno, così come le zanzare. Esistono centinaia di arbovirus differenti, la maggior parte non comuni. Il più conosciuto è il West Nile virus. Tra altri meno conosciuti ci sono l’encefalite equina dell’est e dell’ovest e il virus dell’encefalite di St. Louis. In altre zone del mondo sono predominanti arbovirus differenti, come la Dengue e la febbre gialla. Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stima che nel mondo ci verifichino circa 100 milioni di casi di Dengue ogni anno.
L'infezione viene trasmessa principalmente dalla puntura di zanzare o altri insetti vettori come zecche o flebotomi a uccelli o altri piccoli animali che si infettano e possono successivamente trasmettere il virus all’uomo. L’infezione da arbovirus non si trasmette direttamente da persona a persona, ma può avere un ciclo uomo-zanzara-uomo quando la concentrazione del virus nel sangue della persona infetta è alta. Raramente, l’infezione può essere trasmessa attraverso trasfusione di sangue, trapianto d’organo o dalla madre al figlio, tramite allattamento.
Il test, insieme ai segni e sintomi del paziente e alla sua storia di esposizione e viaggi, contribuisce a diagnosticare un’infezione da arbovirus acuta ed a distinguere tra l’infezione ed altre patologie che causano sintomi simili. L’esame misura gli anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta all’infezione da arbovirus specifici o rileva il materiale genetico del virus.
In relazione al virus che causa l’infezione, le persone infette dall’arbovirus possono avere sintomi moderati simili all’influenza che si risolvono in pochi giorni o settimane. In alcuni casi, la comparsa di febbre alta può essere accompagnata da rash (Dengue), ittero (febbre gialla), o dolore forte alle articolazioni e sintomi debilitanti. Talvolta, i soggetti affetti sviluppano sintomi gravi potenzialmente letali e che richiedono l’ospedalizzazione.
Alcuni esempi di arbovirus includono:
VIRUS / MALATTIA | INSETTO VETTORE | DOVE SI TROVA |
---|---|---|
Encefalite equina dell’est (EEE) | Zanzara | U.S.A. est |
Encefalite equina dell’ovest (WEE) | Zanzara | U.S.A. ovest |
Encefalite equina venezuelana (VEE) | Zanzara | America del sud e centrale, raramente U.S.A. |
Febbre Chikungunya (CHIKV) | Zanzara | Africa, Asia, Europa del sud |
Febbre del fiume di Ross | Zanzara | Australia |
Febbre gialla | Zanzara | Sud America, Africa, rare epidemie in U.S.A. |
Dengue | Zanzara | Sud America, Asia, Zone tropicali, Caraibi |
Encefalite giapponese | Zanzara | Asia |
West Nile Virus | Zanzara | U.S.A. ed Europa |
Encefalite di St. Louis | Zanzara | U.S.A. orientale e centrale |
Encefalite di Powassan | Zecca | U.S.A. orientale |
Virus di LaCrosse | Zanzara | Sud America, America Centrale, Asia, U.S.A. centrale e orientale |
Febbre della Rift Valley | Zanzara, Zecca, Flebotomo | Africa and Medio Oriente |
Febbre emorragica di Crimea e Congo | Zecca | Asia, Africa, Europa |
Febbre della zecca del Colorado | Zecca | Europa, U.S.A. |
Come e Perchè
Il test degli arbovirus viene prescritto per determinare se un soggetto con sintomi ed una probabile esposizione recente ad un arbovirus specifico sia infettato. Il test può supportare la diagnosi della cause di meningite o encefalite, fare diagnosi differenziare tra infezione da arbovirus ed altre patologie che causano sintomi simili, come la meningite batterica, e stabilire il trattamento adeguato. Il test può essere eseguito su sangue per determinare la presenza di anticorpi diretti verso il virus e/o su un campione di liquor, per verificare se l’infezione sia localizzata nel sistema nervoso centrale.
Solitamente, il test viene prescritto da solo se si sospetta la presenza di un arbovirus specifico, come il West Nile Virus o la Dengue, in relazione ai sintomi del paziente e alla sua esposizione. In alternativo, può essere richiesto un pannello di esami per determinare quale arbovirus sia causa dell’infezione.
Nella maggior parte dei casi, il test coinvolge la misura di specifici anticorpi prodotti in risposta all’infezione. Talvolta però può essere richiesta la determinazione diretta del materiale genetico (acidi nucleici) del virus.
Test sierologico
Il test degli anticorpi viene usato principalmente per diagnosticare un’infezione corrente o recente. Esistono due classi di anticorpi prodotti in risposta all’infezione: IgM e IgG. Gli anticorpi IgM vengono prodotti prima e sono rilevabili nel sangue circa una o due settimane dopo l’infezione. La loro concentrazione aumenta per poche settimane, per poi diminuire. Dopo pochi mesi, gli anticorpi IgM scendono sotto il livello di rilevabilità. Le IgG vengono prodotte dopo le IgM. Solitamente, la loro concentrazione aumenta in corso di infezione acuta, si stabilizza e poi persiste per lungo tempo.
Gli anticorpi IgM sono ricercati per primi sul sangue o sul liquor del paziente sintomatico. Le IgG possono essere prescritte insieme alle IgM per distinguere tra infezione recente e pregressa. Talvolta, il test viene eseguito raccogliendo due campioni a 2-4 settimane di distanza (un campione quando il paziente presenta un’infezione acuta e l’altro in fase di convalescenza) e misurando la concentrazione di IgG (titolo), per stabilire se gli anticorpi provengano da un’infezione recente o pregressa.
Il test degli anticorpi può cross- reagire con gli anticorpi prodotti contro i virus della stessa famiglia; pertanto, in caso di positività, occorre eseguire un differente metodo di conferma, come l’amplificazione degli acidi nucleici (NAAT) o il test di neutralizzazione. Questi metodi di conferma sono test specialistici che vengono eseguiti soltanto in appositi centri. In caso di confermata positività, il medico deve darne comunicazione all’ASL di riferimento.
Test di amplificazione degli acidi nucleici
Il test di amplificazione degli acidi nucleici (NAAT) rileva il materiale genetico del virus per confermare la presenza di infezione. Questo tipo di test viene eseguito soltanto in laboratori specialistici. Questa tipologia di test consente di identificare la presenza di infezione anche prima della comparsa degli anticorpi, nel caso in cui la quantità di virus nel campione sia sufficiente per la rilevazione. Per la maggior parte degli arbovirus, la concentrazione nell’uomo è di solito bassa e non persiste a lungo.
Gli acidi nucleici possono essere utilizzati per lo screening degli arbovirus come West Nile Virus (WNV) nel sangue, tessuti e organi donati. Inoltre, l’esame può essere eseguito post mortem (a livello dei tessuti del deceduto) per determinare se un arbovirus specifico abbia contribuito al decesso.
Il test può anche essere eseguito su animali probabilmente ospiti del virus o sulle zanzare, per verificare la presenza e la diffusione del virus in un’area geografica. Questa informazione può essere utilizzata come supporto nell’identificazione di focolai e fonti d’infezione, per prevenire la diffusione della stessa.
Domande Frequenti
Generalmente no. Nella maggior parte dei casi l’infezione causa sintomi molto leggeri ed è circoscritta soltanto a soggetti che vivono o hanno viaggiato in zone dove gli arbovirus sono endemici. Solitamente il test non viene eseguito su persone asintomatiche ma, nel caso in cui eventuali emocomponenti o organi donati oppure neonati risultino positivi per un arbovirus come WNV, è opportuno eseguire il test degli anticorpi sul donatore asintomatico o sulla madre per determinare se siano fonte di infezione.
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Fonti
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